Il momento di massima espansione
della Fratellanza, avvenuto intorno al 1900, con l'annessione
del turbolento quadrante di Eea, vedeva lo spazio conosciuto (l'Oceano
Nero) come una immensa isola sulla quale il potere era esercitato
da una ristretta cerchia di persone, dette Cavalieri del Cosmodrome.
I suddetti cavalieri, rappresentanti di antiche famiglie guerriere
della vecchia Gea, dovevano obbedienza cieca ed assoluta al Signore
della Guerra, scelto fra di essi tramite un torneo
dagli esiti spesso sanguinosi e che rimaneva in carica per dieci
anni standard. Fu sotto il dominio di Helmer Shaggenwolfe, detto
il Lupo, che avvenne la conquista di Eea e del suo sistema, al termine
di una azione veloce e micidiale compiuta dalla Kriegsmarine che
ridusse all'impotenza
le difese orbitali del pianeta ed entrò
trionfalmente nella capitale Eealand praticamente senza colpo ferire.
Artefice di questa brillante operazione fu la leggendaria Livien
Stolen, stratega di indubbio valore militare e formidabile pilota
di caccia.
La resa incondizionata delle forze di Eea, fu però
l'ultima operazione
della Fratellanza ad avere un successo pieno e convincente: la spinta
espansionistica del dominio di Helmer si inaridì
in schermaglie di poco conto ai confini dell'Oceano
Nero, e le difficoltà
dell'amministrare
uno spazio cosìì
immenso, portarono ad un progressivo diffondersi di un generale
malcontento fra gli stessi cavalieri, che più
di una volta andarono vicini ad un vero e proprio colpo di stato.
Deceduto Helmer (1823-1905), il potere fu raccolto da Hyukio Zalo,
che tentò
inutilmente di espandere ulteriormente la Fratellanza ai danni del
sistema minerario di La, rimediando una umiliante sconfitta (1907).
L'inattesa battuta
d'arresto ebbe
conseguenze disastrose per il Sistema, che incominciò
a sgretolarsi inesorabilmente: le prime conseguenze, furono le dichiarazioni
d'indipendenza
di Eea, che mai aveva accettato del tutto la perdita della propria
autonomia, di Kobe e di Lhoti, pianeti di nuova colonizzazione umana
dediti alla produzione di medicinali. Hyukio Zalo, con una mossa
tanto intempestiva quanto brutale, per ridurre alla ragione i pianeti
ribelli ordinò
la repressione di Lhoti, che subì
una lezione durissima: i nove milioni di abitanti furono deportati
ai confini di La, e abbandonati su un pianeta dalle scarsissime
risorse, Thalo IV, dove anche a causa della malnutrizione si ammalarono
in massa di un misterioso virus del quale non si conosceva nulla.
Ancora adesso non si è
trovata una spiegazione convincente al fenomeno che decimò
la popolazione esiliata su Thalo IV, anche se non si può
escludere che qualcuno dei tecnici farmaceutici di Lhoti, abbia
portato incautamente con sè
in esilio una coltura virale e che poi a causa della scarsa tecnologia
locale, gli sia tragicamente sfuggita. L'epidemia,
una vera e propria apocalisse, si propagò
velocemente nei sistemi vicini, a causa di una deficitaria opera
di quarantena, che permise la fuoriuscita di numerosi soggetti infetti,
che con l'aiuto
dei pirati di La raggiunsero gli spazioporti meno controllati in
una disperata ricerca di una cura. Ebbe cosÏ inizio la Grande
Fuga (1914), che divise lo stesso Consiglio del Cosmodrome,
che si trovò
così per
la prima volta di fronte alla tragica prospettiva di una lotta intestina.
Diciotto dei cavalieri si schierarono con il Signore della Guerra,
mentre i restanti undici si contrapposero appoggiando Eea e il suo
sistema.
La spregiudicata condotta di Hyukio Zalo, unita alla conseguenza
più imprevedibile
e tragica dell'epidemia,
portò così
ad uno dei più
violenti conflitti della storia dell'umanità,
le conseguenze del quale si possono riscontrare tutt'oggi
in gran parte dei sistemi abitati. Fra gli undici ribelli, emerse
ben presto la indiscutibile personalitý di Ziro Haalbock, già
da molti indicato come il probabile successore di Helmer, che prese
il comando del quadrante di Eea, il fulcro della resistenza al potere
centrale. La perdita di un tale personaggio fu per la Fratellanza
un colpo durissimo, che non fu più
riassorbito del tutto, neanche a ostilità
terminate. La presenza costante in prima linea a bordo del suo Beckem&Beckem
Blunderbuss
fra gli asteroidi orbitali del pianeta ne fece un mito invulnerabile,
un vero eroe romantico per le popolazioni di Eea stremate dalla
pestilenza e dalla carestia da embargo.
La realtà
era naturalmente ben diversa: ciò
che rendeva imbattibile l'eroe
ribelle, oltre alla sua personale abilità
acquisita in decine di tornei sportivi proprio a bordo di XB49,
era tutta nell'eccezionalità
del mezzo di cui disponeva. A questo proposito è
bene ricordare che l'
XB49 era tutt'altro
che un'arma segreta
e che in tutta la Fratellanza la sua presenza in campo seppure sportivo
non era certo trascurabile. Ciò
che ne impedì
il suo impiego anche da parte delle forze di Zalo è
ancora oggi motivo di discussione da parte degli storici. Verso
la fine del 1916, l'ago
della bilancia incominciò
a spostarsi sempre più
decisamente dalla parte delle preponderanti forze della Fratellanza,
che portarono tutta la loro potenza distruttiva proprio sui pianeti
meno difesi e vulnerabili come Kobe e Latha II, dove il sacrificio
di gran parte dei piloti ribelli non impedì
alla Kriegsmarine di vendicare il disastroso primo anno di guerra.
In particolare a Lehari (23 ottobre1916), su Lhata II, gli
Norbeerstadt
CL II del Sonderkommando Stolen, distrussero il novanta
per cento dei loro obiettivi senza subire perdite. Si sarebbe andati
incontro all'annientamento
totale dell'intero
quadrante di Eea, se il 12 maggio 1919, in un misterioso incidente
aereo non avesse perso la vita uno dei principali protagonisti della
contesa, lo stesso Hyukio Zalo. Sono in molti a credere all'ipotesi
di un attentato, tesi che sarebbe avvalorata da alcune circostanze
precedenti al decollo del collaudatissimo DO
X 55 personale del monarca. L'improvvisa
morte di Zalo portò
ad un immediato cessate il fuoco ed all'armistizio
del 9 giugno 1919, firmato da Hami Boren, successore designato di
Haalbock e dal colonnello Livien Stolen nella foresta pietrificata
di Eea. I termini del documento, che scontentò
un pò tutti,
sono gli stessi che ancora oggi costituiscono il più
duro ostacolo ad una radicale e definitiva pacificazione fra i contendenti.